GRUPPO STORICO E INAUGURAZIONE MERIDIANE DEI CAPPUCCINI Sabato 20 novembre 2010 a Dronero
Cosa ci faceva una forza armata del XVIII secolo sotto le insegne del Re di Sardegna per le vie di Dronero? A primo avviso sembrerebbe strano, ma celebrava l'inaugurazione restauro del complesso gnomonico del convento dei Cappuccini di Dronero. In realtà bisogna sapere che le meridiane non misurano soltanto le ore e i mesi, ma sono anche le testimoni silenziose del tempo e della storia. Dei 6 strumenti che si trovano nella chiesa dei Cappuccini di Dronero, uno risale al 1629, ossia fra i più antichi presenti in Piemonte: ecco che in quel periodo poteva succedere che truppe del regno sabaudo si aggirassero per il borgo medievale, proprio come è avvenuto sabato 20 novembre. Osservare una meridiana significa fermarsi, meditare, guardare il tempo che passa: ma non soltanto quello che trascorre in quell'istante, poichè è possibile fare anche un viaggio nel passato. Dei 15.000 quadranti solari presenti in Italia, 6.000 sono nel territorio del Piemonte e 2.600 in provincia di Cuneo. Si tratta dunque di un'area a forte tradizione gnomonica, con meticolosi esperti di astronomia e trigonometria che conoscevano i segreti per rappresentare il tempo. In Valle Maira, da Busca ad Acceglio, si trovano oltre 160 quadranti solari, spesso disegnati sui muri delle chiese, ma anche sulle case o in luoghi visibili da lontano, vicino a un orto o alla campagna. Esempi notevoli di meridiane si possono trovare a Marmora, Pagliero, Cartignano, San Damiano, Paglieres, Acceglio, Montemale, Villar San Costanzo, Busca... Seguendo i simboli nelle firme e le tecniche delle meridiane spesso si riesce a seguire il vagabondare per la provincia di ignoti autori di un tempo lontano; anche la tipologia degli strumenti ci racconta eventi di storia: dalle originarie ore italiche, che indicavano quante ore mancavano al tramonto e dunque le più pratiche per le attività all'aperto; alle ore francesi, già presenti in zona ben prima dell'obbligo imposto da Napoleone; alle ore tarate sul meridiano del Monte Mario di Roma, testimoni della convenzione utilizzata in seguito all'Unità d'Italia (notevole esempio a Busca); fino alle meridiane attuali,che misurano l'ora del fuso locale internazionale. Brandelli di una storia che spesso stanno sbiadendo sui muri come fantasmi che si aggrappano al tempo che passa lento, e che fortunatamente qualcuno cerca di salvare: i restauri sono stati realizzati da Solaria Opere di Fabio Garnero (la stessa che ha riportato in vita le meridiane di Bellino in Valle Varaita), il tutto è avvenuto sotto l’egida dell’Associazione Culturale Escarton e la supervisione del Dott. Massimiliano Caldera della Sovrintendenza Beni Artistici Storici e Etnoantropologici del Piemonte.
(Foto e testi Enrico Collo)
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