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Luigi Massimo
Uno sguardo sull’architettura della Valle Maira, a cura dell’Ing. Massimo.

Luigi Massimo

Luigi Massimo è nato a Torino nel 1934 da una famiglia originaria del Preit di Canosio (Valle Maira, Cuneo), scesa a San Damiano nel 1700 e a Dronero nel 1800.
Laureato in ingegneria, ha conseguito la libera docenza in fisica nucleare.
Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, ha lavorato in vari laboratori in Inghilterra, Germania e Stati Uniti d'America.
Per la Commissione Europea di Bruxelles è stato incaricato per gli affari scientifici a Washington e poi responsabile alla collaborazione scientifica con i Paesi dell'Europa centrale e orientale.
Prouvençalo), l'autore propone per la prima volta una seria, documentata ed originalissima indagine comparata su tutto il territorio transfrontaliero tra il Sud Piemonte e la Provenza.

L'ingegner Luigi Massimo a Caudano di Stroppo 

Da sempre appassionato della storia e dell'architettura delle valli provenzali alpine, ha pubblicato su questo argomento fin dal 1970 numerosi articoli, in particolare sulla rivista " Cuneo Provincia Granda ". Nel dicembre 1985 ha contribuito al capitolo " L'architettura di Elva " del libro " Elva, un paese che era " di don Ettore Dao. Nel dicembre 1993 ha pubblicato " L'architettura della Val Maira " (Il Drago-Ousitanio Vivo). Nel 1996 ha contribuito al libro " Paìe, Paiere, Lotou, San Damian en Val Mairo " a cura di Secondo Garnero (Coumboscuro Centre Provençal-Il Maira). Nel 1997 ha pubblicato " Chaminar, itinerari architettonici in Valle Maira " (Il Drago-Ousitanio Vivo). Nel novembre 1999, con " Architettura Tradizionale tra Piemonte e Provenza " (Coumboscuro Centre Provençal-Chambro Sendicalo de la Presso d'Esprecioun

Su di lui ha scritto Alberto Bersani, illustre storico della Valle Maira:
"Luigi Massimo ha dedicato all'esplorazione e allo studio della Valle Maira una lunga, appassionata e paziente attenzione, divenendo un profondo conoscitore delle sue tradizioni, storia e architettura. [...] Protagonista è l'architettura spontanea della Valle Maira, un patrimonio segnato dal degrado del tempo e dall'abbandono, ma che ha anche subito, meno che altrove, le trasformazioni degli uomini in epoca moderna.
Non pochi scorci della valle offrono ancora oggi scenari di grande purezza e suggestione, caratterizzati da decine di borgate e di costruzioni, in cui il colpo d'occhio generale e il dettaglio si fondono in grande armonia.
Luigi Massimo ha censito e classificato questo tesoro, rilevandolo nelle sue valenze tecniche, storiche, sociali e culturali. La Valle Maira ha potuto così dischiudere un'altra delle sue ricchezze, rinforzando la sua immagine di territorio divenuto singolare ricetto di preziosi e spesso unici valori ambientali, naturali e umani".

Urzio

Caratteristiche generali dell'architettura in Valle Maira

La distribuzione geografica degli stili architettonici

Le case signorili

Le colonne rotonde

Mulino Lischia

Mobili

Ornamenti architettonici

Vedi anche gli Speciali di NaturaOccitana:

grafica

Architettura di Canosio

StroppoLe borgate di Stroppo
Le borgate di Macra
Il sito di AcceglioLe borgate di Acceglio
Le borgate di Prazzo
 
Luigi Massimo Generalità Distribuzione Case signorili Colonne rotonde Mobili Ornamenti Mulino Lischia
Luigi Massimo - creata (04/02/2005) - modificata (01/12/2011) - vista 20507
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