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Architettura
Architettura di Canosio

 

GauteriARCHITETTURA 
DI CANOSIO


Forno a borgata Gauteri   (L.M.)
Ubac di Canosio
La casa-villaggio dell'Ubac 

Preit di Canosio
Borgata del Preit

Paiass
Casa-villaggio al Paiass   (L.M.)

Borgata Gauteri
Grande casa con colonne rotonde e block-bau a Gauteri  (L.M.)

Le borgate di Canosio custodiscono ricchezze architettoniche di grande pregio, testimonianze vive di una cultura dalle elevate conoscenze in materia di edilizia, con un gusto estetico e paesaggistico molto raffinato.

Partendo dal capoluogo, sulla parte opposta del torrente sorge il complesso dell'Ubac (toponimo occitano-provenzale che indica la zona in ombra di un versante), tipico esempio di casa-villaggio, con diversi locali riuniti sotto un unico tetto. Un duplice vantaggio deriva da questo tipo di costruzione: una minore dispersione del calore e una migliore protezione dalle intemperie lungo numerosi passaggi coperti. Entrambe le caratteristiche si rivelavano di importanza fondamentale durante il periodi invernali e di maltempo, proteggendo le aree di lavoro dalla pioggia, dal freddo e dalla neve.

Grandi caseggiati in cui domina l'utilizzo misto della pietra e del legno si incontrano salendo al soleggiato Colle di San Giovanni: portali in pietra, bifore, colonne rotonde, forni, ampi fienili, passaggi coperti, coperture in lose, complesse capriate per il sostegno dei tetti, costituiscono notevoli elementi di interesse dell'architettura alpina, ben rappresentati qui a Canosio.

L'abitato di Preit colpisce per la disposizione ordinata della struttura urbana, i gradevoli interventi di ristrutturazione e per la presenza di case signorili di epoca medioevale con facciate a vela, altra importante particolarità della Valle Maira.

Nella parte alta del vallone dominano grandi edifici isolati, come Casa Corte, oppure gruppi di grange in prossimità dei pascoli utilizzate dai pastori in estate.

 L'Ubac di Canosio
Ancora l'Ubac, dall'alto   (L.M.)

L.M. : Foto Luigi Massimo

L'architettura di Canosio
 

pagine a cura dell'ing. Luigi Massimo

 

La zona di Canosio e Marmora fu particolarmente prospera nel Medio Evo. 
Infatti nell'elenco delle tasse versate dai vari comuni della valle al Marchese di Saluzzo nel 1416 Marmora e Canosio sono ai primi posti, preceduti solo da San Michele di Prazzo, mentre i paesi ora più grandi del fondovalle pagavano cifre assai inferiori.

Probabilmente per questa ragione in quasi ogni borgata si trovano edifici notevoli, evidentemente dimora delle famiglie più prominenti del luogo, sovente con la tipica facciata a vela, più alta del tetto principale dell'edificio. Alla frazione Preit si vedono ancora 4 facciate di questo tipo, oltre a portali e finestre in pietra, tra cui i resti di una bifora. 
Il Capoluogo è stato molto più modificato e molti portali e finestre in pietra sono stati rimossi, tra cui una finestra bifora, ora trasportata al Colle San Giovanni.

COLONNE ROTONDE

Ma la caratteristica principale dell'architettura di questa valle laterale é data dal gran numero di colonne in muratura di pietra che costituiscono il sostegno principale del tetto e l'elemento più importante dell'edificio sia dal punto di vista statico che estetico. Su queste colonne sono sovente poggiate camere i cui muri sono costruiti su travi incastrate nella muratura delle colonne stesse, come qui ad esempio possiamo vedere in borgata Gai.

CASE-VILLAGGIO

Un'altra particolarità del comune di Canosio è data dallo sviluppo di insiemi di costruzioni sotto un unico tetto attorno ad un elemento principale fino a dar luogo a vere e proprie case-villaggio.

Se ne possono vedere interessanti esempi al colle San Giovanni alla case dette Paiass, alla frazione Corte sopra il Preit, e particolarmente nella regione Ubac dove un grande edificio include nel suo interno una strada coperta che lo percorre in salita dando accesso a varie abitazioni, stalle e fienili. L'insieme é sorretto da colonne rotonde di notevoli dimensioni.

FORNI COMUNI

E pure interessante è la forma tutta particolare dei più antichi forni comuni di alcune borgate caratterizzati da una zona di lavoro protetta da una volta a botte. Erano assai numerosi sino a qualche anno fa, ma ora molti sono totalmente o parzialmente crollati, cosicché il solo ancora intatto si trova alla borgata Gauteri del colle San Giovanni.

STRUTTURA DELLE CASE, FIENILI E STALLE

Nelle costruzioni più antiche non esistono scale e la pendenza del terreno viene usata per accedere ai diversi piani. Così l'ingresso al piano inferiore è sul lato a valle, quello al piano intermedio sul fianco della casa e l'accesso al fienile è verso monte.

Talvolta per permettere agli animali carichi un facile accesso ai fienili furono costruiti dei piani inclinati in legno, degli archi in pietra o talvolta delle strutture miste di legno e pietra.

Le stalle più antiche hanno un soffitto in legno. Più tardi fu introdotta la volta a botte il cui uso divenne predominante. In questa volta si nota sovente un piccolo foro centrale che permetteva di osservare il bestiame dalla camera sovrastante.

Per il piano superiore il soffitto in legno venne più tardi rimpiazzato da strutture miste di legno e pietra in cui travi di larice assai ravvicinate sostengono piccoli voltini in pietra, o semplicemente delle pietre poste di taglio per riempire lo spazio tra le travi.

ANTICHI CAMINI

Assai interessante è la forma dei più antichi camini il cui focolare resta aperto su una base di pietra alta una ventina di centimetri, mentre la cappa è posta quasi interamente al piano superiore e sporge solo di poco al di sotto del livello del soffitto, poggiata su travi di larice. Nel camino dell'antica casa canonica del Colle San Giovanni, ora fortemente modificata, la cappa del camino era sostenuta da travi poggiate su una colonna rotonda. A partire dal 1700 le dimensioni del camino vennero considerevolmente ridotte e la cappa fu abbassata e non più lasciata al piano superiore.

EDIFICI SACRI

Oltre all'architettura spontanea è interessante notare a Canosio il portale dell'antica chiesa parrocchiale. Questa chiesa è già citata in un documento del 1350 in cui viene nominato parroco D.G.Massimini del luogo. L'intero edificio fu ricostruito in epoca recente, ma a fianco di questo, fu rimontato un portale in pietra che probabilmente costituiva l'ingresso principale. Sulla sua parte superiore è scolpita una Madonna con Bambino sotto un baldacchino a tre lobi. I capitelli dei piedritti portano scolpiti fogliami che incorniciano due stemmi dei Marchesi di Saluzzo e due animali, un cane e un leone.

Sul colle che divide Canosio da Prazzo si trova la cappella di S. Giovanni in una zona anticamente assai popolosa. Si dice fosse la prima chiesa del luogo costruita in posizione dominante per coprire tutta la zona e che attorno ad essa si usasse portare a seppellire i morti anche da luoghi assai lontani. Una simile tradizione si riferisce anche alla cappella di San Maurizio, pure costruita sulla cima di un colle al Lausetto di Acceglio

La chiesa di San Lorenzo del Preit risulta fondata nel 1468 ma nulla vi rimane dello stile originario. Vi si celebra ogni anno la festa della badia di San Lorenzo, ancora legata alla tradizione medioevale dell'elezione dell'abate delle compagnie dei Folli. 

Luigi Massimo

Testi e altre foto: Enrico Collo

 
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Architettura - creata (19/11/2017) - modificata (19/11/2017) - vista 3831
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