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Mollasco
Pochi lo sanno, ma il Vallone del Mollasco di Acceglio ha avuto un ruolo storico fondamentale per l’interpretazione della tettonica alpina moderna: qui infatti per la prima volta sono state riconosciute le prove a favore del retroscorrimento della catena.

                        VALLONE DEL MOLLASCO DI ACCEGLIO

Vallone del Mollasco

 IL RETROSCORRIMENTO ALPINO

30 – 12 milioni di anni fa

Fortino al Buc Faraut

Pochi lo sanno, ma il Vallone del Mollasco di Acceglio ha avuto un ruolo storico fondamentale per l’interpretazione della tettonica alpina moderna: qui infatti per la prima volta sono state riconosciute le prove a favore del retroscorrimento della catena delle Alpi (Ellenberg e Lemoine, 1960).

È la disposizione dei contatti geologici fra i calcescisti della Zona Piemontese e le unità Brianzonesi interne ed esterne a verificare un semplice ragionamento.

Anticlinale di Acceglio e il vallone del Mollasco

I calcescisti, infatti, risultano pinzati dentro alle rocce quarzitiche e carbonatiche del Brianzonese, sprofondando al di sotto di esse: l’unica spiegazione plausibile è che essi siano passati sopra alle altre rocce, ma una spinta successiva dall’esterno verso l’interno della catena alpina, a causa della rotazione del blocco sardo-corso, avrebbe capovolto la posizione dei contatti originari portando alla situazione attuale.

Cava Marmo Verde di AcceglioDa segnalare anche, associata ai calcescisti, l’abbondante presenza di serpentiniti (vedi il Colle di Sampeyre), della varietà oficalci, da cui fino a pochi anni fa si ricavava il famoso “Marmo verde  di Acceglio”, rinomato fino a New York per la sua bellezza ed utilizzato anche nel duomo di Milano.
 Soliflusso nel Mollasco

L’intero vallone è costituito da calcescisti molto ricchi in componente argillosa, da cui il nome molle, Mollasco; diverse frane attive, molto pericolose durante i nubifragi, scivolano lentamente sui versanti; estesi fenomeni geomorfologici di soliflusso discendono i pendii (si tratta di zolle erbose ricche in argilla che scivolano sul terreno in forte pendenza).

Madonna delle Grazie, nel Vallone del Mollasco Evidente è anche l’azione dei ghiacciai, che hanno modellato con facilità il terreno a prevalenza argillosa, creando la tipica incisione valliva ad U, con depositi morenici laterali alla cui base si trovano begli esempi di piramidi di terra, che ricordano nella morfologia i Ciciu del Villar, ma di cui si distinguono chiaramente le diverse origini del sedimento eroso dall’acqua (glaciale nel Mollasco, alluvionale al Villar).
Vallone del MollascoI versanti sono a franapoggio sul lato orografico sinistro, verso le rocce silicee del Chersogno e della Marchisa; mentre sono a reggipoggio sul lato orografico destro, verso gli affioramenti carbonatici del Bouillagna e silicei del Cervet, dalle cui pendici si originano spendidi esempi di valli glaciali sospese (percorso GTA: Chiappera-Provenzale-Colle di Rui-Mollasco).

 

  Le vette degli Chambeyron dal Faraut, Vallone del Mollasco  

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La storia geologica delle Alpi
Censimento dei geositi in Valle Maira

 

 
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Vallone d’Elva Gardetta Impronte di dinosauro Oronaye Mollasco Sorgenti Maira Cascate Stroppia Vallone Stroppia
Mollasco - creata (01/11/2004) - modificata (14/12/2011) - vista 20655
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